di Giovanna Di Rosa
E’ in pieno delirio d’onnipotenza, il Vetusto di Arcore e lo dimostra con le sue deliranti proposte elettorali, le stesse del 1992 riviste e corrette all’insegna del “va tutto bene perché adesso torno io”, all’interno della realtà parallela costruita dalle destre di cui è capo indiscusso e che ha contribuito a sdoganare e legittimare, una realtà che non esiste e che è funzionale, veicolata attraverso un impero mediatico – network televisivi e radiofonici, quotidiani e periodici – la cui concentrazione nelle mani di un uomo solo non ha precedenti.
E’ l’effetto immediato della conversione dell’Anziano alla causa filoleghista salviniana, vera e propria deriva senile politica sorretta da giovanilismo alla Ridolini, legata – pare – alla promessa di una poltrona da presidente del Senato. Come se non fosse bastata Casellati.
Spiega con chiarezza come la pensa sulla questione l’ex forzista Cangini quando sul quotidiano Buona Destra parla di “approdo salviniano, cui Forza Italia è pervenuta, sottolineando che quella roba là non è la destra che ha in mente, né tantomeno, quel centro inteso come luogo di equilibrio e mediazione politica di cui pure ci sarebbe bisogno”. Per dirla ancora con il quotidiano, e con le parole del suo fondatore, Filippo Rossi, “Forza Italia non è più nulla se non il Dudù di Salvini“.
E come “Dudù di Salvini” le destre vorrebbero governare ‘Italia come hanno fatto per trent’anni attraverso una miscela venefica di demagogia, irresponsabilità, populismo alla Salvini, senza visione politica e con il totale disprezzo di ogni cultura istituzionale. Una destra pericolosa per la stabilità politica del paese e dalla quale stare lontani.
(24 luglio 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)
