di G.G.
Quattro mesi di guerra che Medvedev utilizza per rifarsi il look con Putin, pare lo avesse destinato a una qualche ambasciata nell’Asia del Sud a causa della caduta di consensi del partito di Putin del quale Medvedev è presidente, e nuovi annunci di Putin su nuovi missili intercontinentali Sarmat pronti da fine anno. Traduzione: sarà una guerra lunghissima e sempre più a rischio espansione.
Putin ha poi reso noto di essere orgoglioso che “che durante l’operazione militare speciale i nostri combattenti agiscano con coraggio, professionalità, come dei veri eroi”: così ha detto l’autoeletto Zar Putin durante un incontro al Cremlino con i diplomatici dell’accademia militare, nonostante l’intelligence occidentale e gli oppositori russi dicano e scrivano il contrario e ha detto che le “sanzioni occidentali saranno superate” nonostante uno dei suoi banchieri più influenti lo abbia smentito pubblicamente.
Zelensky annuncia con un tweet un “fruttuoso colloquio” con il presidente ungherese Orbán che riguarda il settore energetico. Rispetto alla questione dei missili citati Sarmat protagonisti dell’ennesimo annuncio di Putin gli Stati Uniti hanno affermato di esserne a conoscenza e di ritenerli “routine, non una minaccia”.
Had a fruitful conversation with 🇭🇺 PM Viktor #Orban. Thanked for the support of 🇺🇦 sovereignty & the shelter for Ukrainians during the war. Agreed to develop cooperation in the energy sector. Grateful for supporting the candidate status for 🇺🇦. Invited him to visit Ukraine.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 21, 2022
(21 giugno 2022)
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