di Daniele Santi, #politica
I primi dati delle elezioni amministrative chiariscono una cosa prima di tutto: la destra nera che urla da ogni schermo o microfono disponibili vince le elezioni solo nei sondaggi: dopo le sberle prese in Emilia-Romagna e in Toscana, gli schiaffoni si sono ripetuti a Bologna, Milano e Napoli con l’unica roccaforte [sic] che tiene è Roma, con un candidato che lotta ad armi pari con Roberto Gualtieri, politico navigato e strutturato.
Mentre scriviamo, va sottolineato, l’SWG dà Virginia Raggi molto più in alto di quanto le prime proiezioni fornite dal TG3 stiano dicendo.
Questo detto va affrontato un atro discorso interessante e che soprattutto i giornaloni, telegiornaloni, giornalistoni dovranno affrontare, ed è il ribaltamento del racconto che di questa destra nera, brutta e urlatrice, senza programmi e senza ragioni, vanno facendo da troppi anni come se volessero accompagnarla alla vittoria ad ogni elezione, e con mesi d’anticipo.
TV e radio nazionali, quotidiani e settimanali, fanno parte di quella propaganda un po’ panzer e un po’ Sturmtruppen che puntualmente, ad ogni elezione, partorisce un topolino. Ma di cambiare registro comunicativo nemmeno a parlarne.
(4 ottobre 2021)
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