di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini
Perché c’è una questione no? Che va considerata: il puro sovranista Rutte, amico e sodale politico di Salvini e Meloni, ha i suoi guai proprio con le banche olandesi che sono sotto la lente dell’Unione Europea. Poi c’è la questione dei miliardi di tasse che l’Olanda legalmente frega al resto d’Europa e che l’Europa non vuole più farsi fregare. E poi la spudoratezza elettorale dell’uomo.
E’ un po’ troppo per giocare fare le vergini e gridare alla mancanza di trasparenza.
L’Olanda è così il leader dei paesi “frugali”, ma andrebbero chiamati “fregali”. per le ragioni di cui sopra. Quelli che per i loro affari interni affossano l’Europa ad ogni snodo importante. Quando ci sono da prendere decisioni che rischiano di portare un maggiore benessere a tutti. Quasi lo togliessero a loro.
Ma è la mentalità sovranista. Che è anche dentro la testa di Salvini e Meloni, che di Rutte sono buoni compari di sovranismo e alleati tra sorrisi, pacche sulle spalle e abbracci. E difatti in questi giorni Meloni e Salvini stanno zitti. Nemmeno respirano. Nel caso qualcuno gli ricordi le frequentazioni europee anti-italiane. Parla per loro Orbán che dice “L’Ungheria sta con l’Italia”, e si riferisce a quell’Italia illiberale filo-Putin che piace tanto a Salvini e Meloni quanto a Orbán, che sulla filosofia delle democrazie illiberali del nuovo Zar russo è riuscito a costruire la nuova Ungheria della cancellazione di tutte le libertà individuali.
Per tornare all‘Olanda del Rutte alla deriva suona strano che un paese che ha uno dei sistemi bancari più in odore di corruzione d’Europa, con i conti di quelle banche sotto la lente d’ingrandimento della UE, non dica che il vero motivo della sua feroce opposizione agli aiuti all’Italia è la normativa europea, che Gentiloni fortissimamente vuole, che riguarda i paradisi fiscali all’interno della UE e che vede tra i possibili bersagli proprio l’Olanda.
(20 luglio 2020)
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