di Vittorio Lussana #Giustappunto twitter@gaiaitaliacom #Informazione
La recente diffusione del Covid 19 ha ovviamente solleticato le ipotesi complottiste più disparate. A cominciare da Tony Capuozzo, un giornalista d’inchiesta che stimo, poiché ha sempre indagato là dove c’era da indagare. Un tempo apparteneva all’area del Pci. Oggi che il populismo ha trasferito ‘armi e bagagli’ sul fronte di destra, anche lui si è messo a lanciare ipotesi astratte e generaliste finalizzate a convincere gli italiani che con il Governo ‘giallo-verde’ e il ‘Salvini-bighellone’ a Palazzo Chigi, tutto sarebbe andato diversamente. Essendo un collega di valore, dispiace dover ascoltare anche da lui una serie di ipotesi letteralmente campate per aria, per la serie: se mio nonno avesse avuto 5 ‘palle’, allora era un flipper. Ma a prescindere dalle affermazioni non comprovabili in alcun modo, se non producendo una ‘fiction’ a uso e consumo del sovranismo più statalista e accentratore, il fatto che anche Capuozzo adotti i metodi della ‘marmaglia qualunquista’ comprova l’esistenza di un problema bello grosso, sul fronte dell’informazione. A dire il vero, stiamo registrando alcuni cambiamenti sul versante dell’Ordine dei giornalisti: un percorso di riforme che stiamo comprendendo o recependo con un certo sollievo, poiché teso a uniformare molte regole tra i distinti Ordini interregionali. Dunque, attendiamo con fiducia che si completi questo processo di revisione del nostro organo di controllo deonotologico. In ogni caso, sia ben chiaro a tutto il mondo dell’informazione del centrodestra, che il ‘marchettificio’ che loro vorrebbero ‘liberalizzare’ se lo possono anche scordare. Così, almeno sarà più chiaro per tutti chi siano i veri ‘neo-liberisti’. Soprattutto, in quel genere di situazioni in cui torna assai comodo ridiventarlo. Come per ‘magia’.
(29 febbraio 2020)
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