di Diego Romeo#Primalumanita twitter@gaiaitaliacom #DirittiUmani
In questo periodo è evidente come viviamo in un paese dei “diritti negati”. Non parlo solo dell’Italia, dove ormai siamo abituati agli show populisti della Lega e di Fratelli d’Italia contro i più poveri, meglio se stranieri. Ma, in questo caso, mi riferisco all’Europa intera. È con rammarico, infatti, che ho appreso della bocciatura da parte del parlamento europeo di una iniziativa di grande spessore umanitario, ovvero quella di avviare una serie di interventi europei per il soccorso in mare dei migranti. La risoluzione, vale la pena sottolinearlo, non è passata per solo due voti, anche a causa della triste astensione del M5S.
La risoluzione poteva essere un primo passo anche per la messa in moto del nuovo trattato di Dublino (che ricordiamo è stato già messo a punto ma non si riesce a far partire per il voto contrario dei 5 Stelle e l’astensione della Lega). Poteva essere insomma la scintilla per portare l’Europa intera a cercare una soluzione al problema in maniera unitaria.
Chiaramente tutte queste implicazioni, morali, sociali e umanitarie non sono bastate al Movimento 5 Stelle, che vistosi bocciati i loro emendamenti alla risoluzione (emendamenti non del tutto in linea con l’idea dei promotori della risoluzione) ha preferito incrociare ottusamente le braccia astenendosi dal voto. Bloccando di fatto tutto il processo.
Perché alla fine il nodo è questo. Far vedere al mondo come loro siano ancora l’ago della bilancia. Come contino ancora [sic] qualche cosa. Come ha detto lo stesso capo politico del movimento Luigi di Maio: “Come avevamo detto, in Europa il Movimento 5 Stelle è e resta ago della bilancia. Sul tema immigrazione le parole non bastano più. L’Italia non può farsi carico da sola di un problema che riguarda tutta l’Ue” (cit.).
In un turbine di egocentrismo politico, alla ricerca di consensi ormai irrimediabilmente perduti, il Movimento 5 Stelle ha preferito schierarsi con gli ex alleati di destra, piuttosto che fare, per una volta, la cosa più giusta e più umana. In maniera subdola aggiungerei io. Perché se veramente pensavano che la legge fosse “vaga e polarizzata”, come ha affermato l’europarlamentare Laura Ferrara, avrebbero dovuto avere almeno il coraggio di votare contro. Ma si sa il coraggio non è di tutti i partiti politici.
Con questa “mossa” politica [sic] il Movimento ha dimostrato, sempre di più, come per loro sia più importante il consenso, anche quello della destra populista, piuttosto che le persone. Facendo capire una volta per tutte, che almeno sulla questione migratoria, il Movimento sia decisamente schierato a destra.
Per questo non posso fare a meno di unirmi al rammarico del mio amico Pietro Bartolo (Il medico di Lampedusa ed europarlamentare) che ha dichiarato: “le destre e i sovranisti europei hanno scritto oggi una pessima pagina di storia, dicendo di no ad operazioni di ricerca e salvataggio che sono dettate da regole di diritto internazionale. Non si può, però, tacere che il rammarico maggiore sia per l’astensione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, che sembrano aver dimenticato che in Italia non governano più con la Lega, ma col Partito Democratico. Il loro è stato un colpo basso, soprattutto nei confronti di quelle persone che rischiano tutto pur di cercare una vita più dignitosa. Mi sono candidato alle europee per continuare a fare quel che ho sempre fatto dal molo di Lampedusa: stare dalla parte dei più deboli. Indossiamo camicie bianche, abbiamo le pance piene, viaggiamo in business class. E ci permettiamo di giocare così sulla pelle della gente”.
Del resto ciò che si fa in Europa non necessariamente deve essere raccontato in Italia. E la maggioranza degli elettori del M5S sicuramente appoggiano ciecamente e acriticamente le scelte dei loro rappresentati al Parlamento europeo.
(25 ottobre 2019)
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