di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
Ora si lamenta perché, dopo avere fatto cadere il governo accusando i suoi partner e sodali di coalizione di essere “il partito del no”, dopo avere detto di tutto e di più contro i suoi alleati e ministri del governo di cui era vicepresidente, dopo avere presentato una mozione di sfiducia ritirata subito dopo le dimissioni del governo, dopo avere promesso tutto e non avere fatto niente se non prendersela coi negher… Ora si lamenta, dicevamo, perché nonostante abbia offerto la poltrona di presidente del Consiglio a Luigi Di Maio, questi ha risposto picche e si è messo con Zingaretti.
La battuta è che le Unioni Civili sono permesse in Italia, grazie alla legge dell’altro Matteo, il primo ad essere stato trafitto dal delirio del 40% a portata di mano. La cosa seria è che ci vuole davvero una bella faccia tosta per dire tutto ciò che l’ormai ex ministro (già ministro pro tempore) che verrà fatto saltare in aria anche all’interno del suo partito, sta dicendo dopo essere stato l’artefice della caduta del governo, di una crisi lunghissima e innecessaria, ai fini del bene del paese, dopo avere governato coi piedi e solo via social, facendo la guerra alle ONG invece di governare il paese, trascinato in un conflitto sociale perenne senza precedente in nome della sua sopravvivenza politica e del suo potere personale.
(29 agosto 2019)
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