di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #onestà
Il M5S ha un problema serio. Gli è esplosa l’onestà. Gli è esplosa a Roma Capitale con una violenza tale che avrà ripercussione anche sul governo con la Lega. Che con l’onestà non scherza nemmeno lei. Una sberla raccapricciante al M5S questa dell’inchiesta sulla questione dello Stadio della Roma. Uno schiaffone che colpisce in faccia principalmente il grande Paolo Ferrara uno che accusava il PD di essere come il Ku Klux Klan, che si inventava genialate come il turismo in 3D, che voleva interdire l’ingresso allo Stadio della Roma agli iscritti al PD, uno da 400 euro al mese di rimborsi per il taxi. Un uomo semplice. Che non è proprio uno qualsiasi: è il capogruppo del M5S in Campidoglio. E’ quel capogruppo che era a favore, ma anche contrario, ai vaccini. In due parole: un genio.
E allora il PD? Dirà qualcuno? E allora il PD, o meglio i suoi esponenti, farà i conti con gli elettori – ci pare li abbia già fatti – e con la giustizia, così come anche gli altri dovrebbero fare. Dunque abbiamo un nuovo scandalo nella Capitale. E’ quella Capitale che Virginia Raggi doveva rivoltare come un calzino, pulire come se lei non fosse Sindaca, ma candeggina, e che doveva far resuscitare a nuova vita. Per ora la sta facendo morire in quella vecchia di vita, ma per chi crede nell’eternità c’è sempre speranza. Lei però è rimasta scossa dall’intera vicenda ed ha cominciato a delirare.
Denunce, tanto per cambiare, a pochi giorni dalla sconfitta elettorale con il PD che si riprende due municipi e il M5S arriva ultimo; la storia d’amore con i sindacati finita, il delirio culturofobico della Sindaca, male comune di tutti i 5Stelle che con la cultura vanno d’accordo come con l’onestà, lo sfratto alla Casa delle Donne e le biciclette elettriche a Roma, ben 0,000017906336088 biciclette elettriche pro capite del Comune di Roma. O ancora il divieto all’opposizione in Campidoglio di sedersi sugli scranni che ospitarono i culi a 5Stelle, culi di coloro che ora sono al non-governo della Capitale. Lei che parlava di arrivare “viva” alla fine di questo mandato è già morta.
E cosa fa? Non si limita alla minaccia di querelare urbi et orbi, no. Comincia ad incolparli tutti: a partire da Di Maio che avrebbe voluto Lanzalone, e “Io sono parte lesa”, of course, ma non bisogna dimenticare le responsabilità politiche che una Sindaca eletta da 862mila persone ha nei confronti della città che governa. Rimaniamo convinti, lo abbiamo scritto, che l’unica colpa di Raggi sia di essere una incapace. Ma onesta.
Poi c’è la Lega di Salvini: che è quella dei 49 milioni di euro, del Lussemburgo, della Finanza alla Sparkasse di Bolzano. La Lega del ministro dell’Interno e del sottosegretario indagato. Oltre che di soldi, quelli della corruzione di Roma Stadio, che avrebbero forse più che sfiorato una onlus a lei assai vicina. A proposito di onlus che sono, Verbum Salvinis, tutte corrotte.
Come fanno a non essere incazzati col mondo? Vendono onestà e raccolgono indagini. Noi staremmo peggio al posto loro.
(15 giugno 2018)
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