di Giancarlo Grassi #politica twitter@gaiaitaliacom #destra
Improvvisamente l’Italia degli intellettuali che sanno sempre tutto prima degli altri, di quelli informatissimi dai salotti e dalla conoscenze giuste al momento giusto, come risvegliatisi da un sogno che li aveva presi loro malgrado, si sono accorti che il M5S si è alleato con la Lega ed ha dato vita – grazie anche a Luigi Di Maio – al governo più di destra della Vecchia Europa, se lasciamo da parte quello dell’ungherese Orbán. Quell’Italia lì, quella che abbiamo nominato prima, è la stessa che con la scientificità della follia ha fatto in modo che quel governo lì si formasse dopo che, con scientifica pervicacia, per mesi quell’Italia lì ha rimbambito le menti dei pochi che leggono, e degli ancor meno che capiscono ciò che leggono, con messaggi che dicevano come non ci fosse alternativa a quella destra che ora scoprono essere al governo.
Grazie a loro l’Italia non è nella Terza Repubblica come pochi coraggiosi (o incoscienti) hanno cominciato a scrivere, e non si è liberata della Casta come questi abili parolai hanno venduto, l’Italia ha solo cambiato Casta e non essendo questa la Casta sperata – molti dei cervelloni che svendevano l’Italia ai Pasdaran del Pentaleghismo sono fuori dalla stanza dei bottoni, non resta che fare opposizione. E della più dura.
Sapete voi, che siete italiani come me e che seguite questo quotidiano, che fare opposizione in questo paese è un’attività direttamente proporzionale ai benefici che si pensa di poter ottenere non facendola: dunque eccoci qui a parlare del niente rappresentato da organi d’informazione che scrivono, in fondo, solo ciò che pensano sia conveniente che non gli alieni i clienti pubblicitari né la politica. Sessanta milioni di italianoparlanti sono un mercato ristretto e si deve mangiare. E mangiare costa. Dunque, visto che i tempi e la feroce reazione di gran parte dell’opinione pubblica alla formazione dell’orribile governo pentaleghista fanno presagire interesse verso gli articoli di opposizione eccoli pronti, dai più reazionari ai più anticasta, salire sul carro della critica verso il governo neofascistello che durerà quanto uno sternuto (e cos’è uno sternuto di fronte all’eternità?) stando ben attenti a non picchiare troppo duro, perché c’è di mezzo l’uomo che ha dichiarato di essere “l’avvocato di tutti gli Italiani”. Perché preparazione poca, esperienza sul campo anche meno, ma parole al vento tante.
Dunque la casta che doveva essere contro la casta ora si genuflette alla Casta, quella nuova. Ora restano da vedere le giravolte dei giornalisti televisivi ma soprattutto chi verrà epurato, e di quali entità saranno le varie epurazioni, per capire se la critica alla casta avrà ancora cittadinanza in questo paese.
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(24 maggio 2018)
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