di Giancarlo Grassi #M5S twitter@gaiaitaliacom #politica
Secondo un’inchiesta di Panorama citata dal quotidiano online Affaritaliani.it il M5S avrebbe percepito dallo stato italiano, nel periodo di tempo che va dal 2013 al 2017, qualcosa come 50 milioni di euro di rimborsi. Così si cuoce un grillino che sulla coerenza, sull’onestà e sulla lotta alla casta degli spendaccioni con i soldi degli Italiani ha ricamato le sue fortune e i suoi sprechi.
Alcuni dei passaggi dell’articolo di Panorama sono particolarmente interessanti. Lo stralcio che riguarda il candidato premier Di Maio, maldestro e sgrammaticato Torquemada al servizio della Sacra Setta, recita ad esempio che l’ex steward del San Paolo “ha speso ben 171 mila euro in “attività ed eventi sul territorio”, c’è poi la “diaria parlamentare riconosciuti per le spese di soggiorno a Roma nell’agosto del 2017”, mese nel quale “l’attività d’aula sì è limitata a due giorni”.
Ci sono altre spesucce segnalate da Panorama e che riguardano altri parlamentari del M5S che sono particolarmente interessanti: la deputata “Marta Grande per la sua casa ha pagato 132 mila euro: una media di 2.200 euro al mese. Lello Ciampolillo, fino a ottobre 2017, ha speso 90 mila euro in hotel e 70 mila euro di trasporti, tra cui 28 mila euro di taxi. Mattia Fantinati ha pagato circa 39 mila euro in pranzi, cene e bar. Mentre 28 mila euro sono le spese in generi alimentari di Carlo Martelli, coinvolto nella “Rimborsopoli”. Anche il record delle consulenze va a Ciampolillo: 183 mila euro, fino a ottobre 2017. Segue Barbara Lezzi, con quasi 106 mila euro. Nell’assistenza legale brilla invece Alessandro Di Battista: 56 mila euro, più di mille al mese”.
E’ l’agenzia Askanews ad anticipare l’inchiesta di Panorama. L’articolo originale è pubblicato qui.
(15 febbraio 2018)
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