21.7 C
Milano
24.7 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
24.7 ° C
25.6 °
22.9 °
54 %
2.1kmh
0 %
Ven
35 °
Sab
37 °
Dom
37 °
Lun
36 °
Mar
36 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaCatalogna: Mariano Rajoy sulle barricate dopo la "Diada". Vizça Catalunya

Catalogna: Mariano Rajoy sulle barricate dopo la “Diada”. Vizça Catalunya

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Giancarlo Grassi, twitter@gaiaitaliacom

 

 

Mariano Rajoy, il primo ministro spagnolo che non gode di nessunissima autorevolezza in Catalogna e di ancor minore popolarità, ha fatto il passo del grande statista e si è rivolto direttamente ai cittadini catalani – in Castigliano – dicendo: “Si a alguien se le cita para acudir a una mesa electoral, que no vaya, porque no puede haber referéndum y sería un acto absolutamente ilegal”, cioè “se a qualcuno si da’ un appuntamento affinché si rechi ad un tavolo elettorale non vada, perché non può esserci nessun referendum e sarebbe un atto assolutamente illegale”. E’ la risposta del governo di minoranza del PP spagnolo al referendum catalano del 1 ottobre che si terrà nonostante i proclami di Mariano Rajoy, le proibizioni della Corte, le ingiunzioni dei tribunali. Si starà attrezzando per arrestare i catalani che decidano di essere scrutatori? Sarebbe gravissimo.

Un milione di persone alla festa catalana chiamata Diada, la “Festa Nazionale” della Catalogna, secondo le forze di sicurezza di Barcellona, ridotte a trecentomila dalle autorità spagnole, per un dato che i quotidiani internazionali hanno fissato in cinquecentomila persone.

Il governo centrale spagnolo, per bocca del peggior primo ministro della sua storia, conta sul fatto che i Sindaci decidano di aprire o no i municipi per le votazioni e contano particolarmente sulla Sindaca di Barcellona, sperando che non consenta la consultazione. I toni sono minacciosi, un po’ franchisti, in pieno stile PP, e la domanda non riguarda più quando e se il referendum si farà, ma cosa pensa di fare Mariano Rajoy qualora al referendum il “Sì” vinca. Se avvenisse la proclamazione d’indipendenza, a meno di una scellerata decisione di militarizzare l’indomabile Catalogna, non resterà alla Spagna ed al potere centrale che prendere atto della decisione e dare l’avvio ai negoziati. Qualora fosse il “No” a vincere, il problema si risolverebbe da sé.

Se invece il primo ministro che è tale perché il mercato non offre di meglio, dovesse trovare la maniera di impedire il referendum spingerebbe ancor di più la Catalogna, ed i catalani, verso la decisione di separarsi dalla Spagna, ed una nuova proclamazione d’indipendenza sarebbe dietro l’angolo.




 

(13 settembre 2017)

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
17.5 ° C
18.5 °
15.7 °
73 %
4.4kmh
3 %
Ven
28 °
Sab
28 °
Dom
29 °
Lun
28 °
Mar
28 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE