di Giovanna Di Rosa
Davvero se ne poteva fare a meno dell’ennesima bordata di Vincenzo De Luca nei confronti di Rosy Bindi: di una frase come “Un’infame, da ucciderla” se ne doveva fare a meno. Non per moralismo e nemmeno per simpatia nei confronti di Bindi, ché non ne nutriamo nessuna, ma perché quando si utilizzano frasi troppo forti poi c’è sempre il rischio che qualcuno le prenda sul serio. Se vale per Salvini, se vale per Grillo, deve valere anche per De Luca.
Ci taccerete di proni al potere se scriviamo che i rappresentanti delle istituzioni otre che stare attenti a quello che fanno, devono stare molto attenti anche alle parole che usano, ma non siamo quella cosa lì. Siamo solo consapevoli che le parole sono azioni compiute e vanno usate con prudenza. Soprattutto quando si è presidenti di una regione come la Campania che di teste calde proprio non sente il bisogno.
(18 novembre 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)