di Giovanna Di Rosa
E’ stato uno spettacolo molto divertente quello offerto da Lucia Annunziata nel pomeriggio di domenica 23 ottobre, su Rai Tre, nella sua trasmissione “In Mezz’Ora”. Sì, divertentissimo. Innanzitutto perchè l’antipatia che lei prova verso Matteo Renzi era malcelata dall’espressione sempre più corrucciata della più filogovernativa tra le rivoluzionarie [sic] giornaliste Rai, soprattutto quando il premier, senza mezzi termini, le ricordava che lei doveva fare le domande a lui, non dargli risposte. E’ sempre più evidente, e credo che il renderlo evidente sia al momento l’unico grande merito di Matteo Renzi, che esiste tutta una cricca di giornalisti che si sentono dèi, di politici che si sentono padroni, di mezze calzette che si sentono re e che la loro dichiarata antipatia nei confronti del premier sia dovuta al fatto che sentono ballare sotto le chiappe le poltrone faticosamente conquistate. Lucia Annunziata, già inviata, poi presidente Rai, poi conduttrice, poi direttrice dell’Huffington Post, ha ricoperto troppe cariche, anche pubbliche, per vendersi come la rivoluzionaria dell’ultima ora che si mette di traverso rispetto all’ordine costituito: Se lo fa dalla nella tv di Stato, credibile lo è ancor meno. E’ mordace, la Signora, ma lo è sul nulla perché non è nemmeno in grado di portare a termine un dialogo domanda e risposta, vista la sua spocchia professionale che la porta ad immedesimarsi nell’intervistato e non nell’intervistatore (“Le rispondo a questo”, ha detto a Renzi e lui le ha risposto “Lei non deve rispondermi, deve farmi domande”), in uno dei siparietti più divertenti degli ultimi anni di giornalismo asservito al potere – c’è sempre un potere da servire – visto in questo paese. Avesse, la Signora Annunziata, utilizzato la stessa cattiveria con Di Battista e Di Maio qualche puntata fa, li avrebbe stesi, ma c’era il pericolo che la presidenza Rai a 5Stelle le chiedesse il conto…
(23 ottobre 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)
