di Gaiaitalia.com
Nella giornata di ieri, il premier Renzi ci ha lasciato con un misto di speranza e delusione, esprimendo una chiara volontà sulle unioni civili ma, al tempo stesso, una “non posizione” sui punti più delicati, retrocedendo implicitamente su quello che era stato il suo programma. Il Presidente del Consiglio ha dichiarato con fermezza che l’assenza di una tutela per le coppie omosessuali in Italia è “una ferita da sanare” e che il nostro Paese è fanalino di coda in Europa. Da qui, dice Renzi, l’assoluta necessità di arrivare a chiudere entro la fine del mese la discussione in Senato sulle unioni civili. Non possiamo che concordare in pieno con queste dichiarazioni, alle quali va aggiunto, per altro, che le unioni civili erano già nel programma dei primi cento giorni di governo di Renzi. Tuttavia, secondo Renzi, le parti più delicate come la stepchild adoption sarebbero un tema divisivo che va lasciato alla libertà di coscienza dei singoli parlamentari.
A questo proposito, vogliamo ricordare che i tribunali, nel pieno interesse del minore, stanno già andando oltre la stepchild adoption e stanno validando l’adozione legittimante per le coppie dello stesso. Perché viene improvvisamente accantonata dal premier la proposta del modello tedesco, che contiene la stepchild, che è stato uno dei suoi punti fermi durante la campagna delle primarie? La questione dei temi etici e della libertà di coscienza riguarda temi molto diversi che investono la sensibilità di ciascuno sui temi della vita e della morte. Qui si tratta invece di diritti universali, come quello di avere riconosciuti i propri genitori, un diritto oggi negato ad un determinato numero di bambini e bambine, che è in continua crescita e si aggira sulle decine di migliaia. Può mai essere libertà di coscienza quella di negare i propri genitori ai bambini?
Anddos condivide l’assoluta necessità di approvare la legge senza perdere altro tempo. Quello che ci lascia oltremodo in dissenso, tuttavia, è la mancanza di coraggio da parte di chi Governa nel prendere in maniera chiara determinate posizioni, già sostenute, per altro in passato.
Così il presidente di Anddos Mario Marco Canale attraverso un comunicato stampa giunto alla nostra redazione.
(5 gennaio 2016)
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