
di Daniele Santi
L’ennesimo poliziotto bianco che ammazza un giovane nero con una violenza senza fine (sedici colpi di arma da fuoco) e lo lascia a terra con stretto in mano un coltello, non rende più colpevole l’ucciso, ma rende infinitamente più barbari e meno affidabili, agli occhi di tutti, i poliziotti americani: violenti, senza scrupoli, razzisti, che non esercitano per la giustizia, ma persfogare la loro rabbia personale.
Il giovane ucciso, Laquan McDonald di 17 anni, è stato “ucciso con premeditazione” secondo quanto stabilito dal giudice che proprio di “omicidio premeditato” ha incolpato il poliziotto assassino: Jason Van Dyek, 37 anni, segnalato ripetutamente – segnalazioni che non hanno mai avuto seguito – per “uso eccessivo della forza” e per “ingiurie ed offese a sfondo razzista”, ha sparato sedici colpi in 15 secondi, massacrando il giovane.
Nel video che pubblichiamo qui sotto il giovane che sembra avere un coltello ignora la richiesta di fermarsi per controlli delle autorità, ma non sembra fare nessun gesto minaccioso. mentre sta per girare l’angolo il poliziotto lo ammazza a colpi di pistola. Colpi che continuano anche quando il giovane è già a terra. Obama è sotto choc. Ci sembra il minimo. Quando si sia riavuto faccia anche qualcosa.
(26 novembre 2015)
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