di Giancarlo Grassi
Secondo pettegolezzi comunisti, la notizia è riportata da Repubblica, e travaglisti, è poi ripresa da Il Fatto Quotidiano, l’ex-cavaliere avrebbe proposto a Salvini la candidatura di Alessandro Sallusti, direttore del Giornale. Secondo i pericolosi estremisti al soldo di quei giornali quotidiani Salvini avrebbe detto di sì, nel senso che non avrebbe nulla in contrario. Sarebbe questo il succo dell’ultimo incontro nella reggia di Arcore tra l’ex re d’Italia ed il fedele scudiero che si crede re a sua volta.
Sulla veridicità di quanto i due quotidiani figliocci di Stalin affermano non ci è dato sapere. Certo l’ipotesi è verosimile. Berlusconi avrebbe tre buoni motivi per proporre Sallusti (ed imporlo): gli si libererebbe la poltrona di direttore del Giornale che il fedele Minzolini potrebbe occupare (se dopo la condanna la legge Severino gli imporrà di salutare il suos cranno da senatore), nel caso Minzolini non decada ci sarebbe il prode Mullè, da Panorama con furore, perché pare che Sallusti non piaccia più tanto ai berlusca. Troppo indipendente. In più rimarcherebbe il territorio dicendo a Salvini “Le buone idee continuo ad averle io”.
Sallusti si era già schernito all’idea: “E’ come se mi proponessero di giocare nella Juve. L’ipotesi non esiste, voglio finire la mia carriera nel giornalismo, se dovessi cambiare idea vi prego di farmi internare”. Poi qualcuno glielo ricordi.
(18 novembre 2015)
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