di Gaiaitalia.com
“Depositiamo un ordine del giorno perché vengano avviate le opportune verifiche sulla sussistenza delle esenzioni IMU applicate agli istituti scolastici privati paritari alla luce delle sentenze della Quinta Sezione Civile della Corte n.14225/2015 e n.14226/2015. La vicesindaco Giannini è intervenuta oggi sul tema, senza affrontare in realtà il problema.Come ha chiarito in una nota il primo presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce, le due sentenze si pongono in linea di continuità con il consolidato orientamento della Corte sull’interpretazione dell’esenzione prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera i, del decreto legislativo n. 504 del 1992 che stabilisce possa esserci esenzione laddove gli immobili siano destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive. Per la Corte il principio della natura non commerciale delle attività svolte non può essere aggirato e le eventuali esenzioni non devono trasformarsi in aiuti di stato indiretti agli enti ecclesiastici ponendosi in contrasto con i principi della concorrenza, preoccupazione espressa anche dalla istituzioni Europee. A mio modo di vedere, e a quanto pare anche della Corte di Cassazione, la legge parla chiaro, così come è chiaro l’orientamento espresso nel DECRETO 19 novembre 2012, n. 200 del Ministero dell’Economia e delle finanze che recita: “Lo svolgimento di attività didattiche si ritiene effettuato con modalità non commerciali se: c) l’attività è svolta a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo del servizio, tenuto anche conto dell’assenza di relazione con lo stesso. Salvo poi stabilire qualche tempo dopo che si possa ritenere “importo simbolico” una retta annua che può arrivare fino a 5.739,17 euro per la scuola dell’infanzia. Non mi pare, invece, che una retta annua che supera i 5.000,00 euro possa ritenersi simbolica, quindi il motivo di questo ordine del giorno non è punitivo ma è un obbligo di noi amministratori per chiedere a tutti i potenziali contribuenti di concorrere alle finanze del nostro Comune. Rigetto poi come del tutto infondati gli allarmismi sul tracollo che colpirebbe il mondo della scuola se alle scuole paritarie venisse richiesto il pagamento dell’IMU, come evidenziato da un recentissimo studio delle Fondazione Agnelli. Sono come sempre convinta che ogni diatriba su questa questione sia generata da una prima fondamentale violazione: quella dell’articolo 33 della nostra Costituzione che in quanto a chiarezza non crediamo abbia bisogno di interpretazioni. Mi compiaccio, quindi, della volontà del Sindaco Merola , e del PD, di proporre la seconda candidatura per il governo della città ma, parlando di contenuti ed entrando nel merito delle cose, pensiamo che sui temi dell’istruzione pubblica e sulla discussione – che ancora è viva sul referendum – bisognerà nei prossimi mesi confrontarsi”.
Così la consigliera di Sel La Torre in una nota stampa.
(31 luglio 2015)
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