20.7 C
Milano
23.2 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
23.2 ° C
23.5 °
22.6 °
49 %
1kmh
0 %
Dom
29 °
Lun
30 °
Mar
31 °
Mer
33 °
Gio
34 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaPettinengo, un intero paese contro l'espulsione di migranti

Pettinengo, un intero paese contro l’espulsione di migranti

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Pettinengo Giovani Malidi Gaiaitalia.com

 

A Pettinengo, in provincia di Biella, un’intera comunità si sta muovendo per evitare l’espulsione di 16 giovani provenienti dal Mali che da un anno sono ospiti dell’​a​ssociazione Pacefuturo Onlus.

 

A distanza di un anno infatti la maggior parte ​dei richiedenti asilo si è vista rifiutare la richiesta di protezione internazionale sia dalla Commissione territoriale competente, sia dal Tribunale civile di Torino. Dovranno quindi lasciare il territorio nazionale tra il mese di maggio e giugno. La comunità di Pettinengo ha conosciuto i profughi e li ha apprezzati per i lavori svolti in questi mesi nel territorio. I ragazzi hanno imparato l’italiano, hanno collaborato con la comunità in molte attività quali lo sgombero della neve, la pulizia del parco pubblico, delle strade e di molti stabili comunali e parrocchiali iniziando un vero percorso di integrazione. Altri sono andati a insegnare inglese nell’istituto comprensivo locale e hanno iniziato percorsi di sensibilizzazione nei licei di Biella.

 

 

Il sindaco di Pettinengo, il parroco insieme a Pacefuturo hanno chiesto alla senatrice Nicoletta Favero di intervenire segnalando alcune criticità nel sistema delle commissioni territoriali. La senatrice ha puntualmente presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Alfano e al presidente del Consiglio Renzi.

 

 

Nella lettera alla senatrice sono state evidenziate gravi criticità nel sistema dell’accoglienza e della gestione dei richiedenti asilo politico. Le commissioni territoriali sono infatti ancora poche in tutta Italia e visti i continui afflussi, l’iter burocratico prevede un’attesa reale di oltre due anni per ciascun richiedente asilo, con costi economici e sociali crescenti a carico della collettività. Nell’esame delle storie dei profughi sottoposte alla commissione territoriale o presso il Tribunale di Torino, i racconti drammatici che hanno elementi comuni hanno ricevuto trattamenti e esiti diversi. Due ragazzi sono stati rapiti entrambi dai ribelli nei pressi di Gao, nel Nord del Mali e sono riusciti a fuggire in Burkina Faso dopo che le loro famiglie sono state sterminate. Uno dei due si è visto riconoscere la protezione internazionale e l’altro no. Le motivazioni addotte dai commissari sul respingimento delle domande di asilo risultano infatti nella maggior parte dei casi arbitrarie. La domanda può essere respinta semplicemente con la motivazione che il racconto non risulti credibile. Questo pone il problema di come siano valutati i racconti e chi ne decide l’attendibilità. Quali sono i parametri oggettivi di valutazione delle storie dei profughi e i criteri sulla base dei quali sono prese le decisioni di accoglimento delle domande? La maggior parte delle testimonianze non sono infatti supportate da alcuna prova documentale. Chi, tra i profughi, ha più strumenti o è in grado di produrre una narrazione che risulti credibile a chi la ascolta ottiene la protezione internazionale, chi invece non lo fa perché non ha studiato o è più timido si vede rifiutare la richiesta. Il giudizio risulta quindi essere una forma ulteriore di violenza.

 

 

Le commissioni devono essere composte da quattro membri (due appartenenti al ministero dell’Interno, un rappresentante del sistema delle autonomie e un rappresentante dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite – Unhcr), ognuno dei quali con competenze complementari specifiche. Visto il numero dei profughi, accade sempre che di fatto la commissione sia composta da un solo membro. Se la decisione non è concertata o discussa, il rischio di provvedimenti arbitrari aumenta (i rappresentanti del ministero dell’Interno o delle autonomie locali hanno le giuste competenze?). Le attese infinite nel sistema di valutazione delle domande di asilo producono un dispendio di risorse economiche enormi per il nostro Paese e bloccano, per un anno o più, i percorsi esistenziali dei profughi, creando in loro illusioni che nel 80% dei casi vengono frustrate. Ha senso trattenere una persona per quasi due anni all’interno di una comunità locale mettendo in atto percorsi di integrazione, per poi espellerla dal territorio nazionale? Il tutto avrebbe senso (anche una risposta negativa) se l’iter si concludesse in pochi mesi.

 

 

Una legge che si limita a notificare un provvedimento di espulsione, senza di fatto metterlo in atto (per l’impossibilità reale di cui tutti siamo a conoscenza), riempie il territorio locale e nazionale di individui che pur non essendo riconosciuti dalla legge hanno tuttavia bisogno di soddisfare i propri bisogni primari. Un sistema che produce nel migliore dei casi emarginazione e nel peggiore alimenta la devianza e fornisce manovalanza alla criminalità organizzata. Ha senso tutto questo? Ha senso che la comunità di Pettinengo – paese di 1400 abitanti che ospita 60 profughi – continui un percorso di accoglienza e integrazione, generando nel lungo periodo di permanenza aspettative, relazioni e speranze alle quali, a causa del sistema burocratico e giuridico attuale italiano, noi come comunità locale non siamo in grado di dare una risposta? Il Comune ringrazia infine le istituzioni locali, in particolare la Prefettura e la Questura di Biella, per la disponibilità e professionalità dimostrate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(21 maggio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
nubi sparse
14 ° C
16 °
12.9 °
91 %
3kmh
40 %
Dom
26 °
Lun
22 °
Mar
23 °
Mer
25 °
Gio
25 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×