di Paolo M. Minciotti
Accusati di avere avuto “conoscenza carnale contro l’ordine stabilito dalla natura”, due uomini – 36 anni uno e 22 l’altro – erano stati arrestati negli ultimi mesi del 2014 e, pare, torturati, per estorcere informazioni sulla natura della loro relazione, informazioni che non sono state eventualmente estorte dato che l’Alta Corte del paese li ha assolti nei giorni scorsi.
L’assoluzione è avvenuta per insufficienza di prove, considerando che non c’era nessuna evidenza della relazione sessuale tra i due – denunciata pare da vicini, come spesso succede nei paesi africani che hanno eletto l’omofobia come riscatto sociale – e non è stata presa bene da cittadini e media, che avevano venduto un sacco di copie in più gettandosi come cani sulla notizia e pubblicando nomi e cognomi degli accusati – ingiustamente – ai quali non verrà restituita la vita che hanno perduto.
E’ il secondo caso di assoluzione dopo un’accusa di omosessualità, illegale in Zambia con pene che vanno fino a 14 anni di carcere e lavori forzati, senza prove, basata solo su pettegolezzi da vipere di vicini che si vendicano del loro male di vivere vedendo il male dove non c’è.
Anche questo provoca l’insensato odio contro l’altro provocato da leggi populiste atte a nascondere i veri mali di certe società: governanti corrotti, incapaci e disonesti che speculano sulla pelle dei cittadini.
(18 aprile 2015)
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