di Ahmed Naouali
Il mondo occidentale, che si dimentica troppo in fretta di orrori come l’Inquisizione e le sanguinarie dittature del ‘900, è scandalizzato – a ragione – per la condanna a morte per apostasia di un cittadino mauritano.
Il condannato è un musulmano di poco più di vent’anni, Mohamed Cheikh Ould Mohamed, ritenuto colpevole di blasfemìa a causa di un articolo critico contro l’Islam e contro il profeta Maometto pubblicato da numerosi siti web nei mesi scorsi.
Gli islamisti moderati (sic) del paese hanno commentato la sentenza dichiando: “E’ un criminale che ha il destino che si merita”. La Sharia è in vigore nel paese dagli anni sessanta, ma non era mai stata applicata negli ultimi trent’anni.
(27 dicembre 2014)
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