di Giovanna Di Rosa
Prima Digione e poi Nantes e modalità simili: automezzi che piombano su mercati o marciapiedi dove pedoni inermi sono presi dalle loro occupazioni, attacchi all’arma bianca a due poliziotti. In entrambi i casi testimoni riferiscono che l’attentatore attacca al grido di “Allah u Akhbar”, (dio è grande), poi alcuni ritrattano.
A Nantes restano a terra undici persone ferite, cinque di loro in modo assai grave. L’attentatore si infligge nove coltellate e versa in gravi condizioni.
In Francia parlano di atti di terrorismo, ma non ci sono rivendicazioni particolari. Di rivendicazioni del resto non c’è bisogno: l’Isis ha detto chiaramente che avrebbe lanciato i suoi per terrorizzare gli infedeli.
(23 dicembre 2014)
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