di Giancarlo Grassi
Matteo Salvini è pronto a sfidare Renzi in tivù dopo che quest’ultimo ha fatto votare “una legge sovietica”, alle 5 del mattino con nuove tasse (tra le misure adottate il blocco della TASI nel 2015, con i comuni che non potranno alzare ulteriormente le aliquote rispetto al limite fissato per quest’anno, la riduzione dell’IVA per gli ebook dal 22 per cento al 4 per cento, e il blocco dell’aumento del canone RAI) dopo una riunione iniziata alle 10 del giorno precedente.
“Renzi è pericoloso” ha detto Salvini prendendosi una pausa dal suo tour nel sud che dovrebbe legittimarlo come leader [sic] nazionale (vedere la foto in alto per capire cosa pensano i bancarellari napoletani di Salvini); “Votare una legge finanziaria alle 5 della mattina con tasse occulte non capitava neppure in Unione sovietica”, che per uno che riceve ufficialmente Putin, si fa ricevere ufficialmente da Putin, dichiara la sua ammirazione per la Corea del Nord ed ha il coraggio di dichiararsi democratico mentre si ispira al lepenismo, che è la peggior estrema destra d’Europa, è più una bugia dalle gambe corte che una dichiarazione d’intenti.
(20 dicembre 2014)
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