di Paolo M. Minciotti
Vladimir Putin, alle prse con una pericolosa situazione economica interna, il petrolio che non si vende, il rubo che cade a picco, recessione per il 2015, può fare leva solo sul nazionalismo del suo popolo, e prendersela come è nella tradizione russa, con le minoranze.
Secondo il contenuto dell’ultima uscita pubblica del Grande Destabilizzatore, la Russia non è un paese di omofobi, “contrariamente a certi Stati degli Usa”, ma è fatta per una “famiglia sana”.
Forse Putin, con la definizione di “famiglia sana”, si riferisce a quelle famiglie che adottano bambini dagli orfanotrofi per ricevere il sussidio dallo stato e quando lo stato non paga li restituisce agli istituti dai quali provengono? Questa è la “famiglia sana” di Putin?
Forse siamo noi in cattiva fede quando leggiamo nelle foto che pubblichiamo l’omofobia di stato della grande madre Russia che Putin cerca di nascondere con acrobazie verbali per nulla credibili?
Le famiglie sane russe sono quelle che restituiscono 30mila bambini adottati all’anno agli istituti di provenienza per ragioni meramente economiche?
Non so voi, ma noi di famiglie sane di questo tipo ne faremmo volentieri a meno.
(6 dicembre 2014)
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