di Giancarlo Grassi
Stefano Bonaccini vince in Emilia Romagna le elezioni meno partecipate dell storia, con un astensionismo superiore al 60%; Oliviero ha vinto in una Calabria devastata dalla crisi economica, come se la regione più povera d’Italia avesse bisogno di ulteriori devastazioni, ed anche lì, l’astensionismo supera abbondantemente il 50%. Un pessimo segno quello uscito dalle urne ieri sul quale i politici del ostro paese dovrebbero riflettere. E’ certo che non lo faranno.
Ora aspettiamoci le reazioni degli sconfitti, o di coloro che si ritengono tali, che sono normalmente le vari fronde interne ai partiti ed alle coalizioni, alla ricerca quasi quotidiana di un redde rationem.
(24 novembre 2014)
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