di Gaiaitalia.com
“Accogliamo con favore le parole del Sottosegretario Scalfarotto ai margini della Conferenza “Shaping the future of equality policies in EU” promossa dall’UNAR e della Presidenza italiana del consiglio dell’Unione Europea, alla quale ANDDOS ha partecipato. E’ senza dubbio evidente che una legge che affronti quantomeno il tema delle unioni civili debba essere fatta con la massima urgenza, tuttavia, non possiamo non esprimere il nostro rammarico per il clima da trattativa quasi materiale che sottende alle parole di Scalfarotto, secondo cui ognuno, specialmente il nuovo centrodestra, deve rinunciare “ad un pezzo della propria identità”. Vorremmo che fosse chiaro agli italiani, al contrario di quanto si potrebbe pensare da queste parole, che la legge sulle unioni civili, né tantomeno provvedimenti come il matrimonio egualitario, non presuppongono alcuna trattativa, non sono una finanziaria, non tolgono beni e servizi a nessuno, né tantomeno minacciano le famiglie eterosessuali. Affrontare l’argomento con lo spirito di dover “trattare” per concedere qualcosa e strappare qualcos’altro nuoce gravemente all’immagine della realtà LGBTIQ nel nostro Paese. Noi di ANDDOS non vogliamo, infatti, che Alfano e il NCD rinuncino alla propria identità, come se all’improvviso dovessero credere “un po’ meno” nella famiglia. Noi pretendiamo, semplicemente, che ciascuno sia libero di formare la propria famiglia e di godere dello stesso rispetto e trattamento di ogni altro cittadino, secondo quanto garantito dai principi di uguaglianza e laicità sanciti dalla nostra Carta Costituzionale”.
Lo dichiara una nota del presidente nazionale di Anddos Mario Marco Canale.
(10 novembre 2014)
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