di Giovanna Di Rosa
Era un maschio come i maschi al potere che decidono della vita delle donne che si difendono. E’ stato ucciso da una donna che difendova il suo diritto a non essere stuprata mentre esercitava il suo maschio “diritto” alla violenza sessuale, in una cultura islamista e femminicida dove il maschio è il padrone e tu donna stai zitta e subisci.
Lei non ha subito, ha ucciso il suo stupratore, cosicché il maschio potere islamista e femminicida si è vendicato impiccandola.
Reyhaneh Jabbari è morta per mano di uno stato assassino e infame che piega i suoi cittadini a un potere inumano, sessuofobo, maschilista, integralista, dittatoriale e dove chi subisce ingiustizie è il colpevole e chi le pratica è invece nel giusto.
Aveva 26 anni ed è stato uccisa dal potere maschile, corrotto e femminicida che governa in Iran.
(25 ottobre 2014)
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