di Paolo M. Minciotti
Secondo un avvocato per i diritti umani camerunese i tribunali del paese utilizzerebbero biechi stereotipi come bere bevande ritenute “maschili” o “femminili” (come la crema di wiskhey), per accusare di omosessualità arrivando anche a condannare presunti omosessuali sulla base di questi “stereotipi di genere”.
In Camerun la lotta alle persone omosessuali è ai margini della legalità: il Paese arresta più omosessuali che qualsiasi altro paese al mondo, spesso su base di delazioni verificate con i metodi che descriviamo nell’articolo, senza prove e con interpretazioni arbitrarie del codice penale del Paese (che prevede fino a 5 anni di prigione per reati connessi con l’omosessualitèa) e dove anche i difensori dei diritti delle persone LGBT come l’avvocato Alice N’Kom sono vittime di attacchi, minacce ed abusi.
(12 settembre 2014)
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