di Giancarlo Grassi
L’Aula di Palazzo Madama ha approvato l’art.2 della Riforma Boschi, che è il cuore della riforma del Senato, che fissa a 100 i componenti della nuova camera: 95 scelti dai consigli regionali e cinque di nomina presidenziale.
Soddisfatto Matteo Renzi che commenta “La prossima settimana chiudiamo” e subito dopo rilancia il referendum confermativo. Lega e M5S sono uniti nell’abbandonare l’aula. La Lega per motivi legati ad alcune riforme economiche delle quali ha chiesto al Governo di discutere. Il M5S perché sì, con accuse alla ministra Boschi di avere parlato con loro per ultimi.
Beppe Grillo ha detto che dopo questa riforma si andrà alle elezioni, perché lui può tutto, anche sciogliere le Camere senza essere il Capo dello Stato, quando solo quest’ultimo costituzionalmente, può scioglierle ed indire nuove consultazioni.
L’obiettivo del governo è quello di arrivare al varo definitivo della riforma entro l’8 agosto.
Secondo quanto scrive Repubblica.it Renzi avrebbe concordato con i capigruppo di maggioranza di aprire a modifiche sull’immunità e sulla platea per eleggere il Capo dello Stato, purché le opposizioni pongano fine all’ostruzionismo.
(2 agosto 2014)
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