di Daniele Santi
Lo scorso 28 giugno, mentre tutto il mondo – o quasi – celebrava la giornata dell’Orgoglio Gay con manifestazioni e parate festose la Giamaica organizzava un raduno con migliaia di persone per bloccare quella che gli attivisti antigay dell’isola hanno denomiato “gay agenda”.
Il paese più razzista del mondo ha radunato i suoi omofobi attivisti nel centro di Kingston, grazie alla chiesa cattolica e ad altre confessioni religiose che si sono unite sotto la sigla CAUSE denunciando che gli omosessuali e i difensori dei loro diritti si stanno organizzando per punire che è contrario alla gay agenda.
(1 luglio 2014)
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