di Rosario Coco twitter@RosarioCoco
Vogliamo fare gli Stati Uniti d’Europa, noi della generazione Erasmus, noi che siamo quelli fighi, insomma. Intanto, con tutto il rispetto, caro Renzi, l’Erasmus l’ho fatto anche io, ma mi sento di avere in testa qualcosa di diverso, grazie al cielo.
In particolare, la questione non è tanto cosa si dice, ma quanto si va a fondo. C’è qualcosa di cui nessuno parla ad esempio. Come si fanno gli Stati Uniti d’Europa, senza mettere in piedi un sistema realmente elettivo al posto delle attuali Istituzioni?
Abbiamo un’architettura istituzionale dove ad essere eletto è solo il Parlamento europeo, con poteri legislativi limitatissimi, da condividere con Consiglio e Commissione. Cambia poco il fatto che quest’anno le liste erano legate a un candidato presidente alla commissione. Il sistema di rotazione ne è la prova: pensa un po’, il nostro Renzi, nemmeno eletto dai cittadini in Italia, sistematosi con un 40% che gli viene da una baracca di promesse fatte in Italia in un’elezione che non riguardava l’Italia, adesso si ritrova pure alla guida del Consiglio Europeo. L’Europa, insomma, è ancora un salotto per capi di Governo, dire modello intergovernativo è dire poco.
Per il resto Renzi non si smentisce, dice tutto e niente come al solito. Europa della speranza? Ma un po’ di realismo è fuori moda o dobbiamo rifugiarci nella fede? Siamo prigionieri di un sistema che non va come ci spiegano fior di premi Nobel in tutto il mondo e non si riesce nemmeno a ragionare di cambiare lo Statuto della BCE. Anzi alla fine si vota Juncker presidente della Commissione europea, la continuità della continuità su austerity e affini. La parola precarietà? Renzi sembra quasi allergico. Intanto è un virus che iniziamo ad esportare anche oltralpe.
Non c’è nulla di più vuoto della parola “riforme”, quando non si mette mano ai trattati e si discute ancora di “rinviare” il pareggio di bilancio o il 3%. Intanto, poi, quando la gente riesce a votare, (perchè ancora si vota, purtroppo) magari sceglie Le Pen, o i fascisti ungheresi, che sono il massimo dello scempio delle libertà civili ma stanno facendo girare l’economia di quel Paese, ad informarsi bene. Ma guai a toccare il nostro euro, nemmeno se farebbe bene all’Europa stessa (e agli europei).
Ad majora.
(30 giugno 2014)
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