di Paolo M. Minciotti
Il nazismo antigay da esportazione di Putin importato in Lituania grazie al cavallo di troia chiamato Ordine e Giustizia [sic] di Petras Gražulis ha visto fallire i suoi sogni di gloria, non essendo stata approvata il 13 marzo scorso la legge contro la “propaganda omosessuale”, fortemente voluta dal partito socio della coalizione di governo a guida socialdemocratica.
I voti a favore della legge non sono stati sufficienti per portarla al voto definitivo del parlamento lituano, ma per i numerosissimi omofobi lituani non tutto è perduto: ci sono almeno altre sette proposte di legge che giacciono in parlamento in attesa di approvazione.
Prima o poi succederà che una riusciranno anche ad approvarla.
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