di Paolo M. Minciotti
Un portavoce del governo ha annunciato oggi (venerdì 14 febbraio, ndr) che il presidente dell’Uganda firmerà la legge antigay che condanna le persone omosessuali adulte e consenzienti all’ergastolo.
La decisione del presidente Yoweri Museveni arriva dopo che quattordici medici [sic] hanno stabilito che “l’omosessualità non è genetica, ma è un comportamento sociale” (vorremmo proprio conoscerli questi scienziati!) ed è stata accolta come una misura per prevenire le “devianze sociali” in Uganda.
Il leader degli attivisti LGTBI ugandesi si è dichiarato “scioccato e preoccupato”.
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