Se non stessi sentendo con le mie orecchie e vedendo con i miei occhi non crederei ne agli uni né alle altre, insomma… Come se fosse una cosa seria, il PD ha ieri sera eletto Matteo Renzi nuovo segretario che vuol dire che si è portato dietro tutta una nuova classe dirigente che da oggi, dato che li hanno votato il 70% più o meno degli iscritti, avranno ampio mandato per governare, ed è con loro che toccherà parlare.
Su social network, giornali, quotidiani on line e non, blog seri e meno, è tutto un proliferare di dietrologi e Cassandre che già immaginano morte e distruzione nel PD e nel governo, con Enrico Letta sulla graticola a causa di Renzi e dei suoi, come se Letta sulla graticola non ci fosse da quando si è insediato.
Nessuno, o quasi, soprattutto tra i delusi, soprattutto tra coloro che vedono fallire le loro istanze per la loro incapacità e danno la colpa al mondo, nessuno dico, che riesca a vedere al di lá del proprio naso e della propria convinzione personale che vede nero, grigio insomma, non certo un mondo arcobaleno (e non ci stiamo riferendo alle istanze LGTB), tutti che pensano che i loro sogni di entrare in parlamento grazie a questa o quell’alleanza, grazie a questo o quell’amico, a questa o quell’aderenza, siano andati in frantumi con la vittoria di Renzi.
Non sono particolarmente interessato alla dietrologia, e nemmeno alle invidie altrui, convinto come sono che distrutto un sogno ce n’è un altro pronto per essere realizzato, magari anche più utile, magari anche più vero. E magari che va anche al di lá del nostro ego e del nostro volere essere in Parlamento o in Senato, finché c’è, o dove io ritenga di poter essere utile.
Non sono nemmeno particolarmente legato all’idea di Messia cara a molti italiani (vedasi l’adorazione nei confronti dell’ometto da Arcore o del Vate Grillo), sto a guardare e poi giudicherò e scriverò quel che penso, come sempre ho fatto.
Ma di gente che giudica l’ambiente secondo l’infrangersi o meno dei proprio sogni ho proprio pieni i coglioni.
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