Lo stop delle autorità ucraine alla negoziazione con l’UE, stop al quale pensiamo non sia estraneo il fiato sul collo dello scomodo vicino neo-sovietico, ha scatenato le ire della popolazione che in massa – fonti affermano trattarsi di 400mila persone – si sono riversate per le strade di Kiev ed hanno circondato la sede del Governo.
La manifestazione ha sfidato il divieto del governo di scendere in piazza, quel governo che aveva sprezzantemente minacciato i cittadini dicendo che l’Ucraina non è “la Tunisia o la Libia” e dicendosi pronto a reprimere duramente i manifestanti.
A poco è servito. La gente è scesa in piazza lo stesso. Secondo notizie di Radio24 il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha dichiarato alla radio pubblica che il suo governo farà l’impossible per riprendere i negoziati. Voci ufficiali dicono che invece Viktor Yanukovich volerà a Mosca per rafforzare i rapporti economici con Mosca (e non rischiare che gli chiudano il gas).
Yanukovich aveva ufficializzato il no al trattato di associazione, anticamera per l’adesione all’Unione Europea, lo scorso venerdì.
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