di Daniele Santi
E’ il social network VK.com quello prescelto dagli omofobi neonazisti russi per postare i video delle loro torture e dei loro assassinii (così alcune delle torture sono finite, con la morte delle vittime), senza che le autorità intervengano in un esempio di scelleratezza, odio, disinteresse per l’essere umano che fa rabbrividire: solo la pratica orrida della tortura da parte di privati cittadini organizzati in bande neonaziste che agiscono impunemente, basterebbe per togliere alla Russia qualsiasi manifestazione internazionale anche minimamente ispirata alla fratellanza ed alla solidarietà, se gli organismi internazionali che governano – ad esempio – lo sport, fossero gestiti da persone e non da marionette.
I Neonazisti di Occupy Belgorod hanno messo on-line il video (che non pubblicheremo) dove mostrano le torture che infliggono ad un giovane 18enne, omosessuale e nero, di nazionalità sudafricana, che costringono ad avere un rapporto sessuale con un gatto, a rasarsi i capelli proprio al centro della testa in un unica linea che viene poi dipinta di verde, a baciare un cocomero che poi gli viene rotto in faccia, ed a simulare un rapporto orale con una bottiglia. Tutto questo condito da epiteti in russo e da grasse risate da porci schifosi quali questi Nazisti sono.
Dopo le torture e la pubblicazione del video, il giovane sudafricano è stato espulso dall’Universita Teconologica Statale di Shukhov dove studiava.
Il video pubblicato su VK era accompagnato da un commento di uno dei Neonazisti che diceva: “Abbiamo una fantastica notizia. Abbiamo rovinato un’altra vita”.
Tutto questo in nome della Santa Madre Russia dove solo in ottobre i Neonazisti hanno provocato 18 feriti e due morti in differenti attacchi razzisti ed omofobi, e dove dal principio del 2013 hanno ammazzato 18 persone e ferite 141.
Mentre Putin ingrassa con i proventi del gas e l’Europa e l’Occidente stanno zitti.
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