Il dibattito in diretta Sky (a proposito, pessima qualità dello streaming, c’è anche chi ha scelto di NON avere un televisore, non si potrebbe pensare anche a loro?) ha evidenziato l’inutilità della candidatura di Gianni Cuperlo, morto ancor prima di nascere – politicamente parlando – messo lì da chi lo sappiamo affinché si battesse da morto con chi è vivo – polticamente parlando.
Gianni Cuperlo, voce querula, nessuna capacità comunicativa, l’appeal di una suorina stitica alle prese con dogmi che si ostina a mantenere in vita tra sofismi, vecchiumi, citazioni colte ed empatia da intestino in frantumi alla Vendola, ha fatto la figura che ci si aspettava. E’ stato distrutto dai suoi due concorrenti, Pippo Civati con la sua verve e il suo essere “veramente” di sinistra, e Matteo Renzi con il suo pragmatismo di ferro.
Gianni Cuperlo ha evidenziato durante il dibattito Sky che lui rappresenta tutto quello che il PD non deve più essere, quello che il PD non dovrà più essere, quello che il PD non può più permettersi di essere.
Gianni Cuperlo è il vecchio che non vuole togliersi di mezzo, è la politica delle parole vuote e dei concetti ansiogeni, è l’intellettuale che si ascolta e si dice bravo, è il due di coppe con briscola a bastoni, è l’adolescente solitario divorato dalla sua arroganza che comunica soltanto attraverso proclami che dicano “Io, esisto”.
Non c’era bisogno di un Cuperlo, per questo, bastava già Vendola. Che vediamo quanti voti prende.
Gianni Cuperlo si è dissolto come un ectoplasma verdognolo. E se ne è reso conto. Più passava il tempo, più i suoi interventi si facevano lunghi (rispettare i tempi è un segno di rispetto, non una regola), fumosi, verbosi, inascoltabili, vuoti: il suo intervento sui matrimoni ugualitari è stato agghiacciante, disriminatorio, vuoto, ha mescolato diritti di tutti con femminismo e omogenitorialità ché l’essere stato a San Giovanni in Laterano in occasione di una manifestazione contro un suicidio (l’ho vista, Egregio, ero vicino a Lei e Le ho chiesto “Lei che cosa ci fa qui?”, ha fatto finta di non sentire e si è allontanato) lo fa sentire paladino dei diritti di tutti, quando per essere bugiardi ci vuole scuola e talento. Lo insegna Berlusconi.
Gianni Cuperlo, e chi ce lo ha mandato, perderanno le primarie. Magari stavolta si rinnova anche il paese.
[useful_banner_manager banners=39 count=1]
©gaiaitalia.com 2013 tutti i diritti riservati riproduzione vietata[useful_banner_manager banners=17 count=1]
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)