Non potevano evidentemente arrivare a far fallire l’America, il mercato più importante del mondo, ma i Repubblicani schiavi degli integralisti razzisti del Tea Party che odiano Obama perché è nero, hanno tirato la corda finché hanno potuto poi hanno ceduto.
E’ costato carissimo ai conservatori USA il tentativo di Shut Down: il partito ha perso dieci punti percentuali in pochissimi giorni, secondo i sondaggisti, e sempre secondo i sondaggisti Obama ha stravinto, anzi, ha trionfato.
Le borse hanno festeggiato, addirittura a Milano: che di questi tempi è grasso che cola, ed anche il nostro spread era così contento che è finito sotto i 230 punti, tanto ci pensano le ridicole misure di Letta a farlo risalire.
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