Domenica diverse città dell’Egitto sono state scosse da manifestazioni pro-Morsi e pro-Fratelli Musulmani, dopo che il governo ha messo fuori legge la formazione, chiuso i rubinetti del finanziamento ufficiali, chiuso l’ONG del partito, isolato le associazioni che dall’estero collaboravano con i Fratelli Musulmani.
Circa 80 morti e 300 feriti sono il tragico saldo degli scontri che si sono creati mentre si celebravano i 40 anni della guerra dello Yom Kippur, con manifestanti filo-Morsi che si sono scontrati con la Polizia e un corteo che ha tentato di arrivare fino alla centralissima piazza Tahrir de Il Cairo, pare, senza riuscirci.
Il governo aveva avvisato che eventuali manifestazioni contro l’esercito nella giornata dell’anniversario della guerra, giorno di festa in Egitto (sic), sarebbero state perseguite.
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