Atto dovuto: i sopravvissuti alla tragedia di Lampedusa sono stati indagati per immigrazione clandestina. E’ la grande umanità (sic) che trasuda la legge Bossi-Fini con i suoi trabocchetti che impediscono i soccorsi agli immigrati, che vuole chi soccorre punibile per legge, che definisce colpevole, con reato penale, chi arriva, non importa in quali condizioni, non importa se è scampato alla morte per un pelo: sei clandestino, sei sopravvissuto, hai commesso un reato.
Una legge disastrosa, inumana, inutile: i flussi di immigrati non sono diminuiti nel corso degli anni, anzi, e nemmeno i clandestini. Una legge che punisce per il piacere di punire, verrebbe da dire, coloro che hanno la sfortuna di dover emigrare e non si preoccupa di arginare i fenomeni criminali che stanno alla base dell’immigrazione clandestina, direttamente nei paesi d’origine.
Non stiamo discutendo della necessità di offrire una vita degna agli immigrati che arrivano nel nostro paese e non un assistenzialismo tout court per amore di un atteggiamento fintamente buonista che troppo si è visto e che si rivela inutile come la crudeltà gratuita offerta dal credo leghista.
E’ tempo di rivedere la legge insieme a tutti i meccanismi che dovranno regolare per il futuro l’arrivo di immigrati nel nostro paese: ci sono paesi che gestiscono la questione immigrazione in maniera pressoché perfetta, e che comunque non risolve il problema dei clandestini, quei paesi sono Canada ed Australia.
Dare un’occhiata alle loro leggi, magari può anche servire.
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