Patetici, inconcludenti, piccoli, razzisti, innecessari: una classe politica piccola e inutile, attaccata ai privilegi, profondamente omofoba e razzista, rifiuta di dare vita ad una nuova legge contro l’Omofobia e ottiene di rimandare l’esame del provvedimento alle 16 del pomeriggio. Il M5S ripreso da Laura Boldrini la invita a dimettersi per consentire l’elezione di un presidente della Camera imparziale.
La Destra, Pdl, Lega, Fratelli d’Italia, regalano interventi di sapore medievale: Buttiglione parla di dover analizzare ogni singola parola della legge, quasi lui lo avesse fatto quando si è scagliato contro le persone omosessuali nel corso della sua lunga (e inutile) carriera politica. Il Pdl parla di rispetto delle regole, che valgono solo quando devono rispettarle gli altri, il PD prende le parti di Laura Boldrini e condanna il M5S che si scaglia quotidianamente contro il Presidente della Camera. Stessa cosa fa Sel.
Nel frattempo le associazioni LGTB sono furiose, Twitter esplode e non ci si raccapezza tra attacchi violenti, parole in libertà e poche concessioni. Il M5S ci dà ragguagli sul suo stile: grida, proposte poche e odio contro chi rappresenta le istituzioni.
Son brutti segni che prestano il fianco agli attacchi della Destra alla libertà del web.
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