Il Festival Boreal organizzato da Forza Nuova, raduno dell’estrema Destra europea, è stato spostato da Milano a Como, perché Milano ha detto “no” alla concessione degli spazi.
Il Festival si terrà nei giorni 13 e 14 settembre e regalerà l’augusta presenza di tutta le créme dell’estrema destra europea, dagli inglesi del British National Party, agli spagnoli di Demiocracia Nacional, dagli antisemiti croati dell’Hcsp ai camerati francesi Renoveau Francaise insieme come fratelli con gli ucraini di Svoboda. Quindi la xenofobia targata Polonia di Mlodziez Wszechpolska e Ruch Narodowy e gli svedesi Nordisk Ungdom e Svenskarnas Parti. Non si hanno notizie dei greci di Alba Dorata forse troppo impegnati a pestare immigrati per spostarsi dal paese.
Interessantissimi i titoli dei dibattit, pregni di umanità e tolleranza universale: “Omofobia e matrimoni gay, l’ultimo atto dell’aggressione alla famiglia”, “Immigrazione contro utopia: le battaglie politiche dei movimenti nazionali contro la follia utopistica dello ius soli”, “Siria, guerra non convenzionale contro uno stato sovrano” o “L’Europa che vogliamo. Le sfide che i movimenti nazionali dovranno affrontare nel prossimo futuro”.
Nel frattempo Roma è stata tappezzata di manifesti che inneggiano a Putin, con evidenti riferimenti alle sue leggi omofobe, manifesti che il Comune di Roma ha dato ordine di togliere e con gli addetti comunali che hanno chiesto protezione (tanto per capirci), e i manifesti che riappaiono immediatamente dopo la loro rimozione.
Perché c’è chi d’intolleranza ed odio, vive.
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