di Redazione, #Spettacoli
Ha scelto una data simbolo: il 27 marzo che è la Giornata Mondiale del Teatro perché bisogna sempre condire le scelte più ovvie con retorica ridondante e vuota. Ma la notizia c’è: si rischia di ricominciare a lavorare e a produrre film e spettacoli dopo quattordici mesi di nulla assoluto e di promesse, dicasi ristori, assai poco mantenute.
Quindi da quella data, Covid-19 permettendo e ignavia dei vaccini pure, sempre che gli Italiani non continuino ad incaponirsi in orgastici incontri a due o a tre, o addirittura quattro persone – o in ventiquattro a cena, come ha detto il geniale governatore Fontana “le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei weekend” secondo le auree parole del ministro Franceschini.
Il confronto con il CTS e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei week end. pic.twitter.com/xpNsLUfWE6
— Dario Franceschini (@dariofrance) February 26, 2021

(26 febbraio 2021)
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