Parliamo di una coppia di 28enni russi che ha sollecitato licenza matrimoniale alla città di San Pietroburgo ricevendo un secco rifiuto e che ha deciso di rivolgersi alla Francia per poi chiedere la trascrizione del matrimonio in patria, ma anche della coppia di lesbiche sposatasi in Canada che ha richiesto la trascrizione del matrimonio in Russia, trascrizione naturalmente negata.
Sono le coppie che mettono in gioco la loro vita e la loro sicurezza per cambiare la Russia e le spaventose leggi omofobe che caratterizzano la nuova era Putin che soffoca ogni dissidenza, ogni differenza, che fomenta l’odio omofobo più cieco e feroce possibile, l’era dove gli omosessuali e le lesbiche vengono imprigionati, zittiti, pestati da adolescenti, uccisi, bruciati vivi, massacrati con bottiglie di birra nell’ano o a pugni e quindi bruciati in un auto, dove gli artisti non allineati vengono costretti ad andarsene (la storia di Slava Mogutin racconta un intero mondo), dove gli attivisti sono fatti pestare o arrestati.
Sono i pochi coraggiosi che vogliono cambiare un paese dominato dall’ideologia totalitaria dell’ex Capo del KGB e della Chiesa Orotodossa.
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