Quasi 300 persone arrestate, quattro feriti, lacrimogeni, insomma, casini, è il bilancio dell’ennesima manifestazione per la giustizia sociale, ma contro i gay e le lesbiche e contro i matrimoni per tutti, che i bravi cattolici integralisti che vogliono il bene di tutti, basta che facciano ciò che dicono loro, e la Destra post Sarkozy, hanno organizzato per il 26 maggio con il risultato di scatenare nuovi disordini che hanno provocato circa trecento fermi ed il ferimento di 50 persone, tra cui un poliziotto e un fotografo dell’AFP.
La manifestazione pro-familia, la loro, quella libera dal peccato, si è di fatto trasformata in una manifestazione d’odio omofobo e antisocialista, con profondi significati politici e sociali, dando vita, come ha dato vita, alla manifestazione più bieca dei pregiudizi verso chi è differente e chiede solo di vivere in pace con le persone che ama, e con l’aggressività repressa di chi pensa di poter discriminare solo perché ha una fede da imporre agli altri e secondo quella fede il mondo deve muoversi, errore che accomuna integralismi cattolici, musulmani e politici.
La foto che pubblichiamo, pubblicata dal quotidiano Liberation chiarisce con quale profondo spirito di tolleranza e di amore i manifestanti siano scesi per le strade di Parigi contro il matrimonio per tutti.
I fermati sono, per la polizia, “individui potenzialmente pericolosi”, infiltratisi all’interno della manifestazione per provocare disordini (anche i bravi cristiani che prendevano a schiaffi i gay e le lesbiche che rispondevano ai loro insulti?), e i partecipanti alla manifestazione sono stati 150mila per la Prefettura di Parigi e, naturalment, più di un milione per i santi omofobi.
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