Saranno naturalmente tutte balle scritte per screditarlo, ma il quotidiano spagnolo Publico.es assai conosciuto e prestigioso presso la sinistra spagnola, scrive che un paio di esponenti del M5S, nel corso di un incontro in Spagna chiamato Todos Sumamos, avrebbero consigliato al Movimento degli Indignati del 15-M di superare le divisioni ed entrare in politica per “cambiare le cose dal di dentro” (El M5S asegura a los “indignados” que lo mejor que pueden hacer es dejar a un lado la división para conseguir entrar en las instituciones y “cambiar la política desde dentro”).
Noi che conosciamo bene la politica spagnola, ed il Movimento degli Indignati, ci permettiamo di dare un piccolo consiglio agli stimati professionisti della politica del M5S: facciano ciò che devono fare in Italia, se ci riescono, considerando fino ad ora gli scarsi risultati, a parte l’avere affossato un governo di cambiamento proposto da Bersani, avere favorito una Grosse-Koalition PD-Pdl per opportunismo politico e per continuare a gridare che “sono tutti uguali”, a parte l’avere infilato in parlamento persone che non sanno nemmeno cos’è un pulsante, a parte tutto questo, facciano qualcosa sul serio.
Loro, il loro capo carismatico e quel suo socio dal capello al vento, facciano quello che hanno detto, favoriscano, in prima persona e attraverso i numeri della politica, che contano, i grandi cambiamenti di cui l’Italia ha bisogno.
Dopo, dicano agli spagnoli ciò che devono fare, considerando che in Spagna due partiti autenticamente riformisti ci sono già (si chiamano PSOE e IU) e di comici in politica ce n’è già uno, si chiama Mariano Rajoy, tristemente comico purtroppo, come speriamo NON diventi Grillo.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)