Fatti vice ministri e i sottosegretari, adesso comincia un altro balletto: quello che le nomine alla Convenzione, che dovrebbe insomma essere un’altra inconcludente Bicamerale, e abbiamo già viste alcune, che Berlusconi pretenderebbe di presiedere e alla cui candidatura la sinistra compatta (fino a quando?) ha già detto di no. Il tema è così forte da avere già oscurato la necessità di occuparsi immediatamente del Porcellum e di fare di corsa una nuova legge elettorale, che sia pronta per il più o meno imminente nuovo turno elettorale.
Lo ricorda Ezio Mauro su Repubblica, lo ricordava oggi meno sommessamente e con qualche bestemmia in più l’attempato signore che stava nel negozio di frutta e verdura dove ho comprato i pomodori; lo ricorda il buon senso, ma quel fastidioso grillo parlante si ascolta raramente.
A meno che, ed Andreotti insegna che a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia mai, il riferimento al Mattarellum fatto da Letta qualche giorno fa in Parlamento, non fosse solo un riferimento, ma una decisione già presa. E questo lo vedremo in futuro.
Cos’è il Mattarellum?
E’ la precedente legge elettorale che prevede un sistema elettorale misto: maggioritario a turno unico per la ripartizione del 75% dei seggi parlamentari unito per il rimanente 25% dei seggi assegnati al recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo di calcolo denominato “scorporo”, e proporzionale con liste bloccate e sbarramento del 4% alla Camera.
Semplice no?
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