Quando l’inciucio va male, Berlusca si incazza. Perché si gioca i santissimi, Al Tappone da Arcore, in questa storiella del presidente della Repubblica per ragioni note a tutto il globo. Così che dopo il nome di Prodi al Quirinale (che probabilmente ci finirà anche) forte dei sondaggi che lo danno al 33% (ma senza la maggioranza al Senato, e saremmo daccapo) Berlusca comincia a gridare “Al voto! Al voto!”.
Non sarebbe nemmeno male. Berlusca di qua + Renzi di lá = Berlusca morto. Ma c’è l’incognita del Nano a Sette Vite, e con una mente brillante che funziona, perché bisogna dare atto a Berlusconi che c’è del genio nel suo agire, sarà anche genio del male, ma tant’è.
Al voto quando? A giugno naturalmente. E all’Italia quando ci si pensa? Dopo giugno naturalmente. Con tanti saluti al lavoro, al cambiamento, alla ripresa. Gran senso di responsabilità questa gente, non è vero?
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