La Santa Sede è vacante e non si vedono all’orizzonte né invasioni di famelici insetti (a parte quegli insetti affamati di potere) né presagi di fine del mondo, né più morte e distruzione di quanto non abbiamo potuto vedere fino ad oggi. Insomma che la Santa Sede sia vacante è cosa che interessa a Vaticano, vaticanisti, fedeli, fedelini, a chi sul Vaticano ci marcia e a chi ci marcerà.
Il cittadino che lottava per la sopravvivenza ieri, continua anche oggi senza il supporto spirituale dell’Uomo in Bianco, ammesso che detto supporto gli sia mai servito a qualcosa.
Si sfata un altro mito caro a tutti coloro che pensavano che senza un papa finisse il mondo. Senza un papa (se ne fa un altro) il mondo prosegue il suo cammino verso nonsisadove esattamente come quando un papa c’è.
Certo l’evento domenicale manca, mancano i gridolini isterici, gli occhi puntati verso l’alto in attesa che il cielo si squarci e appaia l’Improbabile, l’estasi di suorine e donnine e di tutto coloro che dall’Alto aspettano il verbo timorosi e sottomessi.
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