E’ davvero una giornata triste, vero? L’ultimo giorno del papato di Ratzinger che si è distinto per l’odio omofobo e per le sonate al piano, un enciclica, forse due, ma non sono afferrato diceva il nonno, il latino come lingua franca, le chiese vuoto, settecentomila persone che hanno abbandonato la Chiesa di Roma nell’ultimo anno, scandali pedofili per ogni dove, porporati con “comportamenti inappropriati” che si dimettono a pochi giorni dal conclave, un teologo che segue il fenomeno mediatico chiamato papapolaccosantosubito e ingerenze continue nella vita politica italiana.
Sono tristi i cattolici italiani che perdono una persona di riferimento? Imparino a non dipendere da nessuno e a vedere l’istituzione d’Oltretevere per quello che è, una temporalissima, decadente e corrotta istituzione politica gestita da mortali dove lo spirito santo non si sveglia più nemmeno in occasione dei Conclave.
O continuino a credere in qualcosa che non esiste, come fanno d’abitudine.
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