La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha assolto la Gran Bretagna, portata alla sbarra da un’impiegata pubblica che si era rifiutata di celebrare una Civil Partnership a causa del suo credo religioso.
La Corte ha dato torto alla donna, accogliendo la tesi della Gran Bretagna che sosteneva che tutti i dipendenti dello stato sono obbligati ad operare senza atteggiamenti discriminatori garantendo pari diritti a tutti i cittadini e rispettandone le leggi.
Un pubblico ufficiale (o impiegato pubblico) è quindi obbligato a celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso anche se la sua fede religiosa gli impone il contrario, quando la legge è contemplata nell’ordinamento giuridico del suo paese.
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